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Chi conosce Todd Rundgren, sa bene quanto sia appassionato dei Beatles. Non c'era quindi troppo da sorprendersi quando, a fine 1980, uscì Deface The Music, un intero album a nome Utopia che si rivelò essere un concept album dedicato al magico quartetto di Liverpool.

Lorenzo

La copertina dell’album

“Outstanding in their field!”

 

Già da qualche anno l’organico degli Utopia si era assestato dal sestetto prog/avanguardistico degli inizi ad un compatto quartetto che andava maggiormente orientandosi verso un più semplice e diretto pop/rock.

Il settimo album degli Utopia di Todd Rundgren fu quindi un omaggio ai “4 fantastici 4” di Liverpool, maniacalmente realizzati con la stessa strumentazione e suonati in perfetto e altrettanto maniacale stile.

Del resto il nostro pareva già aver anticipato le sue intenzioni nell’ album solista Faithful del 1976, dove su un intero lato dedicato a sei incredibilmente fedelissime cover, ben due erano del duo Lennon/McCartney (Rain e Strawberry Fields Forever).

La copertina originale dell’album

I nostri novelli “fab four” uscivano di fresco dalla loro maggior successo e ultima fatica discografica – Adventures in Utopia – un progetto assai complesso che comprendeva musica piuttosto articolata e video produzioni, quale momento migliore di questo per concedersi una vacanza a base di musica immediata, semplice e melodica?

Partendo da una sua canzone, I just want to touch you, che era nata per la colonna sonora del film Roadie ma immediatamente scartata perché i produttori della pellicola erano terrorizzati da eventuali azioni legali a causa dell’eccessivo richiamo ad I Wanna Hold Your Hand , Todd decise allora di creare un intero album di eccessivi richiami ai Fab Four!

E lo fece con ispirazione, gusto e grande classe: i pezzi sono fantastici e ci sono alcuni assoluti classici immediati come l’irresistibile Take it Home, la potente Everybody else is Wrong, la profonda All Smiles, la drammatica Life Goes On, l’orecchiabilissima Where does the World go to Hide, la gioia di Feel Too Good!

I 13 brani (13 come quelli dell’album A Hard Day’s Night) ripercorrono la carriera dei 4 di Liverpool, in un pastiche che va dal 1963 al periodo psichedelico e ogni canzone è talmente ben elaborata da poter sembrare un autentico prodotto dei Beatles:

1 “I Just Want to Touch You” 2:00 “I’m Happy Just to Dance with You”, “I Want to Hold Your Hand”, “Little Child”
2 “Crystal Ball” 2:00 “Can’t Buy Me Love”, “She’s A Woman”
3 “Where Does the World Go to Hide” 1:41 “A World Without Love”, “You’ve Got to Hide Your Love Away”
4 “Silly Boy” 2:20 “I’m a Loser”, “I’ll Cry Instead”, “Help!”
5 “Alone” 2:10 “And I Love Her”
6 “That’s Not Right” 2:37 “Eight Days a Week”
7 “Take It Home” 2:53 “Day Tripper”
8 “Hoi Poloi” 2:33 “Penny Lane”, “Lovely Rita”
9 “Life Goes On” 2:21 “Eleanor Rigby”
10 “Feel Too Good” 3:04 “Getting Better”, “Fixing a Hole”
11 “Always Late” 2:22 “Yellow Submarine”, “A Day in the Life (middle section)”
12 “All Smiles” 2:27 “Michelle”, “I Will”
13 “Everybody Else Is Wrong” 3:38 “Strawberry Fields Forever”, “I Am the Walrus”

A sinistra i brani di Deface The Music e a destra i Brani dei Beatles ai quali sono ispirati.

Il disco uscì il 24 settembre 1980 e fin qua tutto bello, carino e divertente, perché i pezzi sono davvero belli come parodie, a volte addirittura quasi meglio degli originali. Anche il titolo stesso del disco, “Sfigurare la musica” è abbastanza controverso, benchè probabilmente ispirato a Face the Music degli ELO.

La copertina originale, che era praticamente uguale a quella dell’album With The Beatles, con i quattro “utopisti” posizionati come i quattro liverpoliani, venne poi sostituita con un’illustrazione contenente i busti del gruppo. Mentre la foto del retro, dove campeggia la scritta “Outstanding in their field”, richiama ironicamente Strawberry Fields Forever.

Quello però si rivelò un anno piuttosto movimentato, il disco funzionò molto bene con la critica e molto male con i fans, che pur essendo abbastanza abituati ai continui cambiamenti musicali di Rundgren, questa volta si ritrovarono totalmente spaesati dall’improvvisa svolta dal modernissimo rock aor da stadio venato di prog, al brit pop anni 60.

Inoltre molte rockstars erano parecchio in agitazione per l’eccessivo interesse da parte dei fans e accadde che, poco prima del rilascio del disco, il 13 agosto, Rundgren subì una traumatica rapina.

Durante una serata con la compagna e una manciata di amici, quattro personaggi mascherati fecero irruzione in casa del nostro, portandosi via impianti hi-fi e dipinti, minacciandolo di amputargli tutte le dita se non gli avesse consegnato tutta la riserva di droga che aveva in casa, il tutto mentre gli fischiettavano la sua celebre hit “I saw the light”.

In più l’8 dicembre di quell’anno, John Lennon fu ucciso a colpi di pistola e dell’omicidio fu accusato un ragazzo di nome Mark David Chapman, apparentemente fan di Rundgren (il giorno precedente era stato a cercarlo senza successo alla sua casa di Woodstock). Infatti al momento della sparatoria, Chapman vestiva una T-shirt promozionale di Hermit of Mink Hollow, ultimo album solista di Rundgren e nella sua camera d’albergo la polizia rinvenne una cassetta Stereo 8 dell’album Runt. The Ballad Of Todd Rundgren, il secondo disco solista del nostro.

Se si considera anche che il buon Todd ebbe un ben noto screzio con Lennon stesso nel 1974, che lo portò ad uno scambio di missive piuttosto acido con l’ex Beatle e che Rundgren ha fatto parte della nota All Starr Band di Ringo Starr per svariate edizioni, beh… ci sono diversi curiosi punti ad unire i due musicisti.

Ma a noi adesso interessa parlare di Deface the Music e, più che altro, gustarci queste 13 tracce perciò, Buon Ascolto!

Il video ufficiale di “I Just Want To Touch You”

Ascolta l’album “DEFACE THE MUSIC”

UN LIVE DEL 1982 DEGLI UTOPIA

Deface The Music – Utopia

  • Todd Rundgren – lead guitar & lead vocals
  • Kasim Sulton – bass, backing vocals
  • Roger Powell – synthesizers, keyboards, backing and lead vocals
  • John “Willie” Wilcox – drums, percussion, backing and lead vocals

Recorded at Utopia Sound
Cover [Cover Illustration] – Jane Millett
Engineer [Assistant Engineer] – Chris Andersen
Photography By – Kenneth Siegel
Producer – Utopia
Producer, Engineer, Mixed By – Todd Rundgren

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