”Proseguiamo il nostro viaggio negli strumenti d'epoca con un altro rarissimo esemplare, probabilmente uno dei più rari al mondo, con buona probabilità che possa trattarsi addirittura di un prototipo mai entrato in produzione.
Lorenzo
Capita, fin troppo spesso, che nella sterminata produzione di strumenti italiani della regione delle Marche saltino fuori dei prototipi o degli esemplari rimasti ad una piccola produzione artigianale a scopo dimostrativo e mai entrata in produzione, era cosa comune in quel folle calderone di idee che erano gli anni 60 e 70 italiani, dove gli esempi di ottimo design si “sprecavano”, spesso anche letteralmente (in seguito altri in cerca di idee ne avrebbero approfittato e possiamo vederne esempi recentissimi anche nella produzione di arredo ed illuminazione di note multinazionali del settore).
Sembra proprio che questa Serrini Bros sia stata prodotta da una ditta che si ooccupava, com’era di prassi nella zona delle Marche, di fisarmoniche. Le sparute notizie che si trovano in rete indicano la probabile appartenenza del marchio a Randolfo Serrini che, al ritorno dagli USA, fondò la ditta Lira a Castelfidardo, mantenendo i legami commerciali con l’ex socio Zoppi a Chicago.
Lo strumento si presenta con un design irregolare e slanciato, abbastanza atipico per la produzione italiana dell’epoca e ricordare i lavori di Jim Burns e Neal Moser e, in alcuni particolari, anche Wandrè e Dean Zelinsky.
Presente anche qua la tipica pulsantiera per la selezione della combinazione dei pickup che ritroviamo in gran parte degli strumenti di produzione marchigiana dell’epoca, molto simile a quelle che venivano installate anche su alcuni strumenti giapponesi di ispirazione italica. Tipici anche i quattro pickup single coil installati a coppie.
Ciò che desta particolarmente l’attenzione sono la paletta, che diventa biforcuta sulla sommità, la bella forma irregolare del corpo con i due corni audacemente sottili e slanciati e il particolare sunburst della finitura. E’ presente anche un tremolo di forma non proprio usuale. In complesso uno stumento dall’estetica piacevole e con una spiccata personalità.
Il possessore della chitarra, il collezionista Gordy Ramz, ha acquistato la Serrini Bros direttamente dall’Australia nel 2011 e molto gentilmente ci ha inviato immagini, video e la documentazione in suo possesso, un post del 2008 reperito su un forum e dal quale risulta che lo strumento è stato rinvenuto nel 2007 in una discarica.
Lo strumento è stato sottoposto ad una approfondita manutenzione e attualmente si trova in perfetto stato di funzionamento.
Per il momento è tutto, speriamo di poter aggiornare l’articolo quanto prima con nuove ed interessanti informazioni e magari anche con il ritrovamento di altri strumenti della Lira/Serrini.
Alcuni video della Serrini Bros.