”Era il 1979 quando venne dato alle sale The Clonus Horror, quel piccolo sconosciuto film dal quale venne appunto clonato il ben più famoso “The Island”.
The Boss
Era il 1979 quando venne dato alle sale The Clonus Horror, quel piccolo sconosciuto film dal quale venne appunto clonato il ben più famoso “The Island”.
Niente di particolarmente eclatante, un film distopico certamente più drammatico e meno hollywoodiano del suo “clone”, come era nello stile dei tempi insomma.
Ma il messaggio c’è ed è duro e diretto in faccia: i ricchi si procurano pezzi di ricambio per le loro “carcasse” umane.
Inizio SPOILER:
Il film si svolge in un isolato complesso desertico chiamato Clonus, dove vengono allevati cloni per essere usati come pezzi di ricambio per l’élite, incluso il presidente eletto Jeffrey Knight (Peter Graves).
I cloni vengono tenuti isolati dal mondo reale dai lavoratori della colonia, ma viene promesso che verranno “accettati” per trasferirsi in “America” dopo aver completato un certo tipo di preparazione fisica.
Dopo che un gruppo di cloni viene scelto per andare in “America”, viene organizzata una festa d’addio con tutti i loro compagni cloni. I cloni scelti vengono quindi portati in un laboratorio dove vengono sedati, infilati in un sacco di plastica ermetico e congelati per preservare i loro organi fino al momento della “donazione”.
La storia ha come protagonista il clone Richard (Tim Donnelly) che inizia ad avere dubbi e fare domande sulla sua esistenza e alla fine fugge dalla colonia. Inseguito dalle guardie di vigilanza del Clonus, Richard scappa in una città vicina.
Il clone viene trovato da un giornalista in pensione, Jake Noble (Keenan Wynn) che lo porta dal suo capo, Richard Knight, che sembra essere il fratello di Jeffrey Knight. I due Knight discutono su cosa fare con il clone (che si rivela essere stato segretamente commissionato da Jeffrey per se stesso).
Dopo una lite, il clone di Richard torna nella colonia per ricongiungersi con la sua innamorata, Lena (Paulette Breen). Con orrore il clone scopre che la ragazza è stata lobotomizzata dai gestori del Clonus. L’avevano usata come esca per intrappolarlo. Una volta catturato il clone, lo uccidono e lo congelano.
Nel frattempo il Clonus invia dei killer a uccidere Richard Knight, suo figlio e i Noble. Jeffrey Knight viene pugnalato al petto nella colluttazione col fratello, ma il giorno successivo, come se nulla fosse, partecipa ad una conferenza stampa, dove rimarrà gelato nello scoprire che Noble, prima della sua morte, era riuscito a diffondere un nastro segreto ai media, esponendo il progetto Clonus.
L’ultima inquadratura mostra il cadavere congelato di Richard con il petto squarciato e una lacrima di ghiaccio che gli scende dall’occhio.
Chi ha avuto modo di guardare The Island noterà che si tratta dello stesso film con un finale diverso e molti meno denari a disposizione per la realizzazione.
Abbastanza triste che il tanto ammirato Michael Bay non abbia mai dichiarato a cosa si fosse “ispirato” per realizzare il “suo” film ma al di là di questo la cosa assai preoccupante è la assoluta credibilità di Clonus rispetto alla fantasiosa e buonista versione hollywoodiana di Bay, nella quale si è perso tutto il tipico realismo amaro dei classici della distopia degli anni 70.
Film come questo e il precedente “Coma Profondo”, realizzato da Michael Chricton solo l’anno prima, mettono bene in evidenza il pericolo di predazione di organi in seguito ad incidenti che troppo spesso e con troppa fretta vengono dichiarati “mortali”.
Inoltre sono ben noti i casi di furti di organi venduti al mercato nero e delle razzie di bambini messe in atto da criminali internazionali in mezzo a popolazioni povere e facilmente dimenticabili.
Ovviamente il primo vero responsabile è chi questi furti li commissiona, esseri da perseguire e punire senza la minima pietà.
IL FILM THE CLONUS HORROR
“Parts: The Clonus Horror” (Usa 1979) di Robert S. Fiveson
Regia | Robert S. Fiveson |
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Soggetto e sceneggiatura | Bob Sullivan (story) Bob Sullivan and Ron Smith (screenplay) Myrl A. Schreibman and Robert S. Fiveson (adaptation) |
Produzione | Robert S. Fiveson Myrl A. Schreibman |
Interpreti | Tim Donnelly Paulette Breen Dick Sargent Peter Graves Keenan Wynn Frank Ashmore |
Fotografia | Max Beaufort |
Montaggio | Robert Gordon |
Musiche | Hod David Schudson |
Distribuzione | Group 1 International Distribution Organization Ltd. |
Data di uscita
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August 1979 (U.S.) |
Durata
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90 minuti |