”Siamo lieti di inaugurare lo spazio degli strumenti brasiliani con questo bell'articolo sulle chitarre Giannini, che il nostro affiliato Fernando ha scritto appositamente per Classic2vintage.
Lorenzo
Fernando, oltre ad essere un competente liutaio, è un grande esperto ed appassionato degli strumenti della sua terra e ci parlerà, appunto, delle chitarre Giannini.
«Il produttore di strumenti musicali “Tranquillo Giannini S.A”, casa fondata nel 1900, è il più grande e il più antico produttore in Brasile e Sud America.
Il suo fondatore fu Tranquillo Giannini, un immigrato italiano nato nel 1876, che portò con sé la tradizione della liuteria italiana nel paese sudamericano.
E’ interessante, in effetti, notare che la maggior parte dei grandi produttori brasiliani proviene da famiglie di immigrati italiani: Giannini, Sonelli, Del Vecchio, Di Giorgio, Saema e tanti altri.
Giannini è sempre stato, fin dall’inizio, un produttore di qualità e ha sempre avuto un vasto catalogo, costruendo strumenti a corda, strumenti a percussione, chiavi, accessori e, dagli anni ’50, elettronica, microfoni, tastiere, amplificatori a valvole e così via.
Come fabbrica brasiliana, Giannini aveva a portata di mano una grande quantità
di legni di altissimo livello e i suoi strumenti acustici – in particolare quelli fabbricati fino alla metà degli anni ’60 – sono riconosciuti a livello internazionale, in particolare la “Craviola”, design originale del marchio, è stata utilizzata da artisti come Elvis Presley, Jimmy Page, Robert Plant e molti altri.
È importante notare che, parlando di Sud America (e forse anche di Europa – ndr: in Europa c’era la EKO), all’epoca non c’è stato nessun altro che potesse raggiungere i numeri produttivi della Giannini.
Giannini era una fabbrica enorme e, alla fine degli anni ’60, produceva, esportando anche negli Stati Uniti, migliaia di chitarre all’anno, oltre a decine di strumenti acustici, elettrici ed elettronici. Il Brasile era probabilmente l’unico paese dell’emisfero australe del pianeta ad avere un’industria di strumenti musicali professionali così forte e competitiva.
Gli altri paesi del continente erano concentrati su una produzione estremamente artigianale e limitata di chitarre, con numeri che non potevano assolutamente raggiungere quelli della Giannini.
Sarebbe impossibile parlare di tutti i modelli quindi questo articolo andrà ad analizzare specificamente i principali modelli di bassi e chitarre elettriche
prodotti dal marchio nella sua età d’oro, cioè dalla fine degli anni ’50 alla fine degli anni ’70.
Partiamo dagli anni ’50 e dai primi modelli di chitarra elettrica – con costruzione archtop – realizzati dalla Giannini:
– Modelli 600 e 601 – 1958/1959: Queste chitarre archtop sono state costruite ispirandosi alle Gibson degli anni ’50, probabilmente la serie ES.
È davvero interessante poter notare che Giannini utilizzasse, fin dall’inizio negli anni ’50, dei pickup singoli esagonali in alnico di alta qualità, avvolti a mano. Hanno continuato ad utilizzare questi fantastici pickup (che suonano più o meno come pickup Fender Strat degli anni ’50) fino alla fine degli anni ’60.
La 600 e la 601 erano realizzate con corpi in acero fiammato, manici in cedro rosso e tastiere in palissandro brasiliano. Il modello 600 montava 1 pickup, mentre la 601 ne aveva 2. Chitarre molto, molto belle e con una fantastica qualità di legni e costruzione.
Fernando e la sua Giannini 600
– Modelli 701 ‘Strat’ (chiamata anche Ritmo I) e 701 ‘LP’ – 1961/62 – Nei primi anni Sessanta, a partire dal 1961, Giannini iniziò a costruire le sue prime chitarre solid body, tutte realizzate in cedro rosso (corpo e manico) e tastiera in palissandro. L’elettronica è sempre la stessa usata sulle 600/601, e può essere regolata smontando la parte posteriore della scocca.
– Giannini Ritmo II – 1963 – commercializzate nel 1963, furono le prime chitarre Giannini a corpo solido e – proprio come nella Stratocaster – la parte elettronica era montata sul battipenna. Queste chitarre sono fantastiche e suonano benissimo. A mio parere suonano proprio come le Fender Duo-Sonic.
– Giannini Supersonic – 1965 – La Supersonic è stata commercializzata nel 1965 ed è la chitarra a corpo solido brasiliana più famosa e più venduta di tutti i tempi. È una chitarra totalmente ispirata ai modelli Fender Jaguar e Stratocaster, con un design che è un misto di entrambe.
Queste chitarre sono assolutamente fantastiche, estremamente ben costruite, con pickup alnico 5 di alta qualità – tutti avvolti a mano – tremolo di alta qualità (con fantastici blocchi grandi in acciaio) e utilizzando corpi in cedro monopezzo, manici in Peroba e tastiere in palissandro brasiliano.
Fino a quel momento, tutte le chitarre Giannini erano avevano manico incollato, le Supersonic furono le prime chitarre brasiliane costruite con manico bolt on, esattamente come le chitarre Fender. Le Supersonic vennero vendute ininterrottamente da Giannini dal 1965 al 1993 e furono oggetto di molti restyling nel corso degli anni.
…ma come suona?
Clicca il pulsante e ascolta il suono di una Supersonic del 1967 di Fernando.
– Giannini Apollo – 1967 – Le chitarre Giannini Apollo erano semiacustiche (con un blocco centrale di cedro) e avevano un’estetica e una costruzione davvero unici, mescolando influenze Fender e Gibson.
Nel 1967 Giannini iniziò a costruire pickup singoli sopabar tipo Jazzmaster in alnico di alta qualità, da utilizzare in due progetti, Apollo e Gemini, e le chitarre Apollo furono le prime ad essere messe in commercio, nel 67.
Sebbene fossero ispirate da un’estetica molto Gibson, queste chitarre hanno un tremolo jaguar/jazzmaster, pickup soapbar e manici avvitati, tutte tipiche caratteristiche Fender.
La Apollo è una chitarra meravigliosa, estremamente ben costruita e perfetta per suoni puliti e crunch.»
Articolo di Fernando Temporão (Rio de Janeiro – Brasile)
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L’articolo continua nella seconda parte.