”Quando si parla di Matsumoku scatta subito "l'effetto Nostalgia" e Westone era il top brand di questa mitica fabbrica situata nella città giapponese di Matsumoto. Oggi Daniele ci parla del suo splendido basso Spectrum LX.
Lorenzo
Articolo di Daniele Pieraccini
La marca di chitarre Westone fu prodotta originariamente dalla fabbrica Matsumoku in Giappone (dal 1981 al 1987/88) e successivamente dalla SLM (fino al 1991).
Questo basso, che ricordo benissimo di aver visto negli anni ’80 in mano ad un “collega” bassista di Firenze, ha una caratteristica che trovo geniale: è dotato di due manici (uno fretted ed uno fretless) intercambiabili con pochi colpi di brugola e dieci minuti di tempo.
Lo Spctrum LX venne prodotto dal 1985 al 1897 e, stando al numero di matricola, questo esemplare risale al luglio 1986.
L’ho recuperato un anno e mezzo fa circa sul mercatino ad un prezzo ragionevole, vista la qualità e la particolarità dello strumento. La parte più “vissuta” e consumata è il retro del corpo, per il resto le condizioni sono accettabili, per un basso di 35 anni.
Il manico fretless ha dei dot segnatasti sul profilo, bianchi nelle posizioni normali (3,5,7,12…) e rossi per le altre.
Il corpo è in acero, il manico in acero duro canadese, la tastiera in palissandro ed il capotasto in grafite.
Esteticamente lo strumento è, parere personale, molto bello: aggressivo ma con una certa eleganza.
Nonostante l’impatto rock o addirittura metal dato dal look, può non sfigurare in contesti diversi.
La forma del body richiama un po’ le curve Fender nel fondo e le “corna” Gibson nelle spalle.
Un’immagine comunque molto moderna e classica al tempo stesso.
Suono aggressivo e moderno
Matsumoku, con il marchio Westone, produceva non solo i pickup ma tutta la parte elettronica degli strumenti.
I pickup sono a bobina sbilanciati; il volume, pur cambiando configurazione, rimane sempre consistente e soprattutto bello potente.
Al manico troviamo un Magnabass II (modello P) mentre al ponte un Magnabass IV.
Questa tipologia di pickup era in dotazione anche a molti bassi Aria (made by Matsumoku, ovviamente).
Poi abbiamo: controlli di tono attivi, coil tap e switch di fase.
L’elettronica è attiva con doppia batteria, due da 9V, e “spara” da paura…
Qualità e quantità
I pickup in questione, pur sfoggiando una gamma di possibilità timbriche non indifferente, non somigliano a nessun altro in particolare: Fender, Gibson, Seymour Duncan, EMG, Di Marzio…e questo a mio parere è un grosso punto a favore. Raro riscontrare così tanti suoni utili e personali in un unico strumento.
La qualità di costruzione e la quantità di timbriche a disposizione fanno di questo strumento un’occasione da non farsi sfuggire!
Ascoltando il demo potrete farvi un’idea delle possibilità timbriche di questo gioiellino nipponico:
caldi miagolii fretless, suoni slap potenti e definiti, punch sia con plettro che con le dita… Un divertimento!